di FRANCESCA FORNARIO - I tagli alla sanità varati dal governo stanno producendo la comparsa di nuove malattie. Tra queste, due sono quelle che preoccupano di più gli epidemiologi, che denunciano il rischio-contagio.
Disnomia.
È un disturbo dell’apprendimento di origine neurobiologica che si manifesta con la pulsione ad associare ad ogni parola di uso comune l’acronimo di un ente regionale inutile e nominarne il presidente. Ne è affetto il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, che negli ultimi due mesi – durante i quali, essendo dimissionario e rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa, si sarebbe dovuto limitare all’amministrazione ordinaria – ha effettuato oltre venti nomine di amici e dirigenti dell’Mpa alla guida di enti come l’Irvo, Istituto Regionale del Vino e delll’Olio.
Lombardo ha manifestato i primi sintomi a otto anni, durante una partita di Scarabeo, quando ha preso a comporre con le tessere delle lettere nomi di enti e consorsi: «Mamma, guarda, ne ho trovata una di 11! ACCAPPATOIO: Associazione Culturale Catanese Agrigentina Per la Protezione dell’Acquavite Torbata e dell’Olio Imbottigliato di Oliva». La disnomia si trasmette per via ereditaria, motivo per il quale Lombardo ha deciso di lasciare la politica e candidare suo figlio Toti, diminutivo affettuoso di Tesoriere Occulto Titolare di Interessi.
Centrismo.
Questa malattia senile dell’anticomunismo si manifesta con la perdita dell’orientamento e, nelle recidive, con l’incapacità totale di distinguere il centro dalla sinistra. Ne è affetto il Partito Democratico, che ha contratto il morbo alla nascita, da uno dei due genitori. Il centrismo provoca nei soggetti affetti una riduzione del campo visivo (l’orizzonte è limitato all’Agenda Monti, nella variante con o senza Monti) che ha conseguenze invalidanti sulla vita quotidiana e causa vertigini e attacchi di panico. Agli elettori.
da http://giacomosalerno.wordpress.com/
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