03 marzo 2012
Gli OGM sono tossici: la Francia chiede il divieto per il mais MON810
Arriva da studiosi francesi e tedeschi una ricerca che sostiene la tossicità del mais OGM MON810 di Monsanto. Christoph Then che dirige la Testbiotech a Monaco di Baviera spiega che ci sono prove che il mais OGM produce una tossina dannosa per gli esseri umani e che entra nella catena alimentare attraverso i mangimi animali contaminando anche il suolo e le acque. A condurre gli esperimenti presso l’Università di Caen il professore Gilles-Eric Séralini che ha supervisionato lo studio e che spiega:
In conclusione, questi esperimenti dimostrano che i rischi di tossine Bt e di Roundup sono stati sottovalutati.
Infatti, secondo la nuova pubblicazione, dosi anche estremamente basse di formulazioni a base di glifosato ossia il pesticida Roundup, usato assieme al MON810 possono danneggiare le cellule umane e questi risultati sono in accordo con diverse altre indagini che evidenziano rischi per la salute imprevisti connessi con le preparazioni di glifosato.
Il mais OGM che ebbe parere positivo nel 2008 dall’EFSA non è ammesso alla coltivazione in Austria, Germania, Grecia, Ungheria e Lussemburgo, mentre la Francia minaccia di re-imporre il proprio divieto, nonostante la moratoria del 2008 confermata anche per quest’anno se non dovesse intervenire l’Ue. Infatti Oltralpe si vivono giorni di tensione da quando la scorsa settimana è stata rinnovata la richiesta di autorizzazione per il MON810. Il governo francese ha indirizzato perciò una nota alla Commissione europea in cui chiede sostanzialmente di ergersi a giudice in questa vicenda e la consultazione è stata fissata con urgenza per il prossimo 6 marzo. Dunque fino ad allora ambientalisti e oppositori alle colture geneticamente modificate stanno esercitando pressioni su un governo che è in piena campagna elettorale essendo prossime le presidenziali.
La Monsanto da parte sua ha sempre sostenuto che il MON810 così come altre colture geneticamente modificate siano sicure e rispettose dell’ambiente producendo rendimenti più elevati. Ciò grazie al fatto che richiedono meno pesticidi e meno acqua rispetto alle sementi convenzionali. Anche la stessa EFSA, Autorità europea per la sicurezza alimentare, nel 2009 ha emesso un valutazione positiva sul MON810, essendo:
sicuro quanto la sua controparte tradizionale per quanto riguarda i potenziali effetti sulla salute umana e animale ed è improbabile che possa alcun effetto negativo sull’ambiente.
Un medesimo studio nel 2004 aveva raggiunto analoghi risultati.
Via | Euractiv, Testbiotech Foto | Flickr
Fonte Ecoblog
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